Enrichetta umile serva, come Maria
Editoriale di P. Massimiliano Noviello OFMCap
Maria nel suo Magnificat esalta la grandezza di Dio e dichiara di essere felice di non contare nulla: “L’anima mia magnifica il Signore…; ha guardato “la nullità” della sua serva” (Lc 1, 48). Volentieri si colloca dalla parte dei piccoli, dei poveri, degli umili. Decentrata da sé stessa, è desiderosa di far spazio a tutti nel suo cuore materno, perché tutti le appartengono, di tutti si sente Madre e per tutti è pronta all’umile servizio. Aperta incondizionatamente a badare agli altri, non trova mai il tempo per badare a sé stessa.
Enrichetta si dispone con diligenza alla scuola di Maria e fa rapidi progressi:
riserva per sé gli uffici più umili e faticosi e le incombenze meno gradite. Accoglie come un regalo l’ultimo posto senza battere ciglio; si dispone col cuore in festa a coprire tutti i buchi e fa ogni cosa con tanta naturalezza, senza assumere atteggiamenti eroici.
Sempre svelta, sempre di corsa, sempre con lo stesso atteggiamento paziente, che è segno di autentica fortezza interiore.
Il cuore e le mani sempre protese verso tutti. La si trova facilmente accanto a chi ha bisogno di assistenza continua, accanto a chi necessita di accompagnamento in qualunque momento. Può ben dire con Giobbe: “Io sono stato gli occhi per il cieco, sono stato il piede per lo zoppo” (Gb 29,15).
“Quando una persona che sta bene dà la propria mano a un non vedente – commenta don Urso Filippo – di fatto lo accompagna lungo il suo cammino e i suoi occhi sono quelli di colui che non vede. Non si tratta di un’esperienza di qualche ora, ma di intere stagioni della vita. Così quando una persona che zoppica si appoggia con tutte le sue forze su di un’altra che sta bene e cammina con lui, non solo si realizza un accompagnamento, ma questo diventa anche sostegno. E ciò può durare tutta un’intera vita”.
Enrichetta col dinamismo della sua carità arriva a tutti e a tutto; umile, generosa, intuitiva lenisce dolori con le sue delicate, materne carezze e con gesti commoventi. E’ stabilmente sorretta e guidata dalla sapienza del cuore; e proprio il cuore le permette di andare in profondità nelle coscienze di quanti ricorrono a lei, decifrare segreti e diffondere sollievo, pace e speranza. E’ sempre interiormente serena, perché si rende conto che la vera grandezza cristiana consiste nel servire per amore.
Così risultano grandi, solenni e fruttuosi anche le azioni più piccole e umili.