Articolo pubblicato sull’Osservatore Romano il 29 dicembre 2022

Una biografia della venerabile Enrichetta Beltrame Quattrocchi

Con le mani di Marta e il cuore di Maria

di MARCELLO SEMERARO

Con la pubblicazione di questa biografia Padre Massimiliano Noviello, OFM Cap. compie un ulteriore passo nel suo lavoro di Postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione
della Venerabile Serva di Dio Enrica Beltrame Quattrocchi.
Dal 30 agosto scorso, con la promulgazione del decreto sulle sue virtù eroiche, la Serva di Dio è Venerabile. Si è aperto così un tempo in cui far conoscere quanto più possibile il vissuto umano e il profilo spirituale di Enrichetta, così che molti possano sentire il conforto della sua amicizia, il fascino del suo esempio e chiedere a Dio di essere aiutati e sostenuti per mezzo suo.
Queste pagine non solo raccontano con immediatezza i fatti così come sono avvenuti, ma fanno anche luce sugli stati d’animo e le disposizioni interiori che hanno guidato la Venerabile Serva di Dio fra gli avvenimenti della sua lunga vita. Sono i suoi pensieri e racconti affidati ad una lettera, le sue riflessioni e preghiere tratteggiate in un appunto a condurre dentro ciò che accade. In occasione di un Angelus domenicale di qualche anno fa, Papa Francesco ha detto che la fede è Dio che «ci aiuta ad aprire gli occhi, ad acquisire uno sguardo più penetrante sulla realtà» (Papa Francesco, An g e l u s , 17 febbraio 2019). Davvero non a sproposito Enrichetta è stata descritta come «le mani di Marta con il cuore di Maria» e la sua casa «sempre Betania con il Signore presente». Vivere costantemente alla presenza di Dio ha reso la Venerabile Serva di Dio capace di vedere nel quotidiano l’invisibile, udire nettamente nel cuore gli appelli di Chi fin da ragazzina l’aveva conquistata al suo amore e scorgere il significato compiuto di tutto quel succedersi di fatti accaduti, incontri, volti e storie. Anche i titoli scelti per i vari capitoli di questo libro non tradiscono nulla di tutto questo.
A monte del testo si scorge dunque l’ampio lavoro di indagine e lo studio dettagliato delle fonti, che già hanno portato alla redazione della Positio super vita et virtutibus di Enrica Beltrame Quattrocchi.
Non è semplice associare un’opera di studio, da sottoporre agli organi giudicanti del Dicastero, ad un testo divulgativo. Ma se c’è un buon metodo di lavoro si vede, nell’una come nell’altro.
Risalta in modo particolare negli snodi più delicati, quei passaggi in cui la sensibilità personale e il dialogo con Dio giocano un ruolo determinante.
A tal proposito, un ampio spazio di questa biografia mette in luce l’itinerario vocazionale della Venerabile Serva di Dio. Si tratta di uno degli aspetti più avvincenti, che valeva
la pena approfondire. In Enrica Beltrame Quattrocchi prende fisionomia una vocazione “nuova”, quasi non catalogabile negli schemi tradizionali della vita consacrata o della testimonianza
laicale. Il suo è uno stato di vita scelto come «vocazione e consacrazione espressa attraverso il quarto comandamento». Scrive l’ap ostolo Paolo: «Onora tuo padre e tua madre. È questo il primo comandamento associato a una promessa, perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra» (Ef 6, 2-3). Enrichetta sapeva di essere figlia di genitori santi, ma soprattutto visse fino in fondo il suo essere figlia.
Questo le permise di avere dentro di sé un forte senso di maternità nei confronti degli altri, di accompagnare molti nel loro cammino di crescita nella fede, di declinare in tanti, diversi contesti la cura e attenzione materna. Se talvolta la questione vocazionale diventò per lei un vero e proprio combattimento interiore fra gioia e nostalgia, la letizia del suo volto sereno esprimeva la consapevolezza di una promessa di bene da parte di Dio. Monsignor Aurelio Signora (1902-1990), Arcivescovo-Prelato di Pompei, che aveva un rapporto molto stretto con la Venerabile Serva di Dio e ne divenne anche guida spirituale, tratteggiò così in una lettera l’anima mariana della vocazione di Enrichetta: «Ancilla Domini, Mater Ecclesiae».
La testimonianza di Enrica Beltrame Quattrocchi, anche attraverso le pagine di questo libro, non lascia indifferenti. Aiuta a riconoscersi, come lei, tanto preziosi agli occhi di Dio e strumenti semplici dell’opera della Trinità.
Conduce a vivere — come ben descrive la preghiera composta da Madre Anna Maria Cànopi OSB — «con cuore dilatato, nella continua ricerca di Te e nella sollecita attenzione di carità verso tutti gli uomini».

Enrichetta Beltrame Quattrocchi (1914-2012). Il mestolino di Dio è il titolo del volume (Morcelliana, Brescia, 2022, pagine 400, euro 25) del religioso cappuccino Massimiliano Noviello, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione dell’ultima figlia dei beati coniugi Luigi e Maria. Il libro ripercorre la vicenda umana e spirituale della donna — le cui virtù eroiche sono state riconosciute da Papa Francesco il 30 agosto 2021 — e si apre con la prefazione del cardinale prefetto del Dicastero delle cause dei santi.