Beh, la questione mi intriga non poco, perché il mio factum è durato oltre 98 anni e se ora, pur considerando quanto già detto sul diverso significato del tempo, se si tratta di faciendum, di quanto vogliamo parlare? Altri 98 anni? Insomma, ero, certamente sbagliando, convinta di avere conquistato una carta di identità, e ora che si fa? Si ricomincia? Vi confesso il mio turbamento, e non so rispondere su due piedi! Per non sbagliare, mi rimetto alla risposta di Joseph Ratzinger (che già ha provato a rispondere a questa domanda: se e quando avrò occasione di vederlo qui, vedremo se aveva indovinato!), raccomando a Padre Massimiliano – almeno per qualche tempo – di non crearmi ulteriori problemi di identità: Massimiliano, non avevamo detto che ti saresti occupato in via prioritaria di completare il percorso così ben avviato dal solito Don Paolino, di papà Luigi e mamma Maria? Perché disperdi energie su di me? Guarda che mio fratello non si arrende neppure qui (io conosco a fondo, tu forse non l’hai capito bene ancora) solito “giro” di amici, e non vorrei mai che ti capitasse qual poco diverse: e poi, lo dice pure il Vangelo di Gesù: “non ci sarà più marito e moglie…” ricordate la Sua brillante risposta ai tranelli della gente del Suo tempo? Forse aveva proprio ragione Totò, nella sua indimenticabile poesia:
“noi simme serie…appartenimmo a’ morte!”
Lo correggerei un poco, anche se il senso rimane valido: “noi simme serie…appartenimmo a’ vita vera!”
E qui io ho iniziato un’altra storia. Mi sento piccolina, con tanta strada da fare: ma qui il tempo, che pure già avevo intuito essere una costruzione necessaria e importante del nostro sistema nervoso e non una grandezza fisica misurabile come lo spazio, non è più necessario per operare. Sarà infinito questo tempo? Di certo ho capito che è molto grande se non altro perché non ho strumenti per misurarlo.
Ho iniziato una nuova avventura, e mi si pone un’importante domanda, quella del titolo di questo mio messaggio: cosa occorre considerare come discriminante affinché io possa ragionevolmente (forse questo avverbio non usa qui dove sono) ma capiranno bene che sto ancora studiando per attribuire il connotato di verum a qualcosa? Citato qualcosa sia avvenuto nel senso universale della religione, oppure che si stia svolgendo nella storia?