Da “Il Mestolino” num. 7
Qualche anno fa abbiamo avuto il privilegio di conoscere questa donna colta e semplice che si chiamava Enrichetta Beltrame. La sua persona racchiudeva tanto, non si può descrivere in poche parole quello che condensava, ma comunque possiamo esprimere ciò che abbiamo raccolto in quelle giornate particolari in cui abbiamo avuto la gioa di ascoltarla .La candidata agli onori degli altari era molto concreta, solida, piena di gioia. Tutto trasudava verità e vangelo, sopratutto la sua voce ogni volta che donava un consiglio e regalava una parola.
Quando ha conosciuto i nostri bambini si e lasciata andare in risate fragorose, in particolare con Rocco. Alla notizia che attendevamo Angelica -la nostra quinta creatura-disse che anche quest’ultima sarebbe stata una figlia affidata e consegnata dal cielo ma non di nostra proprietà. Non avete fronzoli Enrichetta, la sua schiettezza era unica e precisa, avvolte scomoda, ma vera.
La portiamo nel cuore e pensiamo sia presente con i suoi cari nella comunione dei santi che ci accompagna e assiste: di questo abbiamo la certezza.
Enrichetta Beltrame Quattrocchi, ultima figlia dei Beati congiungi Luigi e Maria prima coppia di sposi elevata agli onori degli altari il 21 ottobre 2001 da Giovanni Paolo 2, nacque il 6 aprile 1914. Ha improntato la sua vita alla carità e al servizio degli altri; ha viaggiato instancabilmente per testimoniare che la santità è possibile e consiste nell’ ordinarietà vissuta straordinarietà. Si è ricongiunta alla sua santa famiglia il 16 giugno 2012, all’ età di 98 anni . Il 9 aprile 2014 nella Curia Arcivescovile di Napoli, davanti al Cardinale Mons Crescenzio Sepe, ha prestato Giuramento il Tribunale Diocesano al fine di raccogliere le testimonianze “Ne pereant ptobutieson”, sulla candidata agli onori degli Altari.